“SEX CRIMES AND VATICAN”:il documentario è sconvolgente nella sua infamia descritta
Non stupisce. Di preti pedofili, e di abusi sui bambini, già ne scriveva Garibaldi in occasione delle sue campagne militari per liberare Roma dal potere secolare del Papa-Re. Egli riferiva che gli orfanotrofi erano considerati i bordelli per il clero, rimanendo disgustato che tale immonda e turpe consuetudine, pur essendo notoria, venisse tollerata dal cardinale prefetto e dal Papa, e che pure il popolo romano la subisse passivamente. Il fenomeno della pedofilia è, dunque, di origine molto antica, ed affonda le radici, nel mondo occidentale, nelle scuole filosofiche dell’antica Grecia.
Assume, quindi, carattere endemico in situazione di celibato, soprattutto maschile, tra persone vocate alle discipline filosofiche e teologiche. Questa situazione porta, fatalmente, a fantasie sessuali cronicamente distorte, tra le quali la pedofilia è quella di più facile realizzazione, favorita, questa, dalla funzione di educatori che i preti istituzionalmente ricoprono. Se è corretta l’indicata causa, pare ragionevole che, per contenere il fenomeno, si debba privilegiare lo stato di coniugato per chi abbia contatti con i bimbi e gli adolescenti, laici o religiosi che siano gli educatori. Lo stato civile, ovviamente, non è sufficiente per contrastare il fenomeno, e quindi è necessario un servizio di vigilanza molto severa, con sanzioni oggettive, che colpiscano le strutture nelle quali si siano verificati gli abusi sessuali, per esempio revocando le autorizzazioni all’esercizio di scuole, oratori, collegi, eccetera. Una tale previsione dovrebbe stimolare la crescita della sensibilità di auto pulizia e di autocontrollo, da parte delle strutture medesime, divenendo la copertura degli abusi oltre modo rischiosa.
___________________
Una “infame calunnia via Internet” ai danni “della Chiesa e di Ratzinger”. Con queste parole, in un editoriale, il quotidiano ‘Avvenire’ si scaglia oggi contro la diffusione da parte di un sito Web, con sottotitoli in italiano, del documentario su preti cattolici e abusi sessuali mandato in onda dalla Bbc nel 2006.
Il giornale dei vescovi italiani contesta su tutta la linea il contenuto del video, “un pot-pourri di affermazioni e
pseudo-testimonianze – così lo definisce – che furono apertamente sconfessate a suo tempo dalla Conferenza episcopale inglese”.
E in particolare rigetta “l’accusa rivolta a Joseph Ratzinger di essere stato niente meno che il responsabile massimo della copertura di crimini pedofili commessi da sacerdoti in varie parti del globo, in quanto ‘garante’ per 20 anni – da quando fu nominato prefetto vaticano – del testo ‘Crimen sollicitationis’, che è un’istruzione emanata in realtà dal Sant’Uffizio il 16 marzo 1962”.
Secondo Avvenire, “quel documento veniva presentato dalla Bbc come un marchingegno furbesco, escogitato dal Vaticano per coprire reati di pedofilia, quando invece si trattava di un’importante istruzione atta ad ‘istruire’ i casi canonici e portare alla riduzione allo stato laicale i presbiteri coinvolti in nefandezze pedofile”. “Insomma – ribadisce il quotidiano della Cei -, un insieme di norme rigorose, che
nulla aveva a che fare con la volontà di insabbiare potenziali scandali”. (Fonte: Rai-News 24)
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.