BIELLA Pedofilia, un prete tra 141 denunciati
Il Tirreno — 09 maggio 2002 pagina -1 sezione: ATTUALITÀ
TORINO. In una vasta operazione contro la pedofilia informatica i carabinieri di Biella hanno denunciato 141 persone per detenzione di materiale pedopornografico.
Le indagini, durate alcuni mesi, si sono estese in tutta Italia e tra gli indagatici sarebbero anche numerosi liberi professionisti. L’inchiesta – denominata Peter Pan – era iniziata nel maggio2001. C’è anche un sacerdote fra i 141 indagati. Il suo nome non è stato rivelato, si sa soltanto che non è piemontese e che la sua posizione è ancora al vaglio degli inquirenti. Il sacerdote si è infatti difeso asserendo che le sue carte di credito ,per pagare la «navigazione» nei siti a luci rosse, erano state usate da altri dopo che le aveva smarrite.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar…5/09/LA207.html
IL BIELLESE TRA I 141 INDAGATI. MOLTI COLLEGAMENTI CON LA MAFIA RUSSA Pedofilia, «blitz» a Candelo Un sequestro di cd e materiale pornografico
BIELLA Da Candelo all’Estonia e alla Lettonia, quindi alla mafia russa. E’ il filo che collega l’inchiesta sulla PEDOFILIA via Internet chiusa dai carabinieri con 141 denunce e una montagna di materiale sequestrato. Proprio nel paese al confine con il capoluogo lanieri i militari hanno bussato alla porta di un uomo che e’ stato trovato in possesso di centinaia di cd con fotografie e filmati i cui protagonisti erano bambini e ragazzi minorenni. A lui i militari sono arrivati risalendo ai pagamenti con la carta di credito (circa 200, 300 mila per «acquisto») e non solo: in un caso uno degli investigatori si e’ spacciato anche per «venditore» contattando il cliente tramite pc. Tra gli altri indagati, spiccano i nomi di commercialisti milanesi, mentre una quindicina sarebbero le persone residenti in provincia di Monza e finite nel mirino della sostituto procuratore Rossella Soffio; altrettante abitano in Veneto. Il SACERDOTE inquisito sarebbe invece toscano. Ora l’attenzione degli inquirenti dovrebbe spostarsi verso i fornitori di materiale pornografico, un lavoro decisamente piu’ complicato. «Sono tanti gli elementi raccolti nelle molte inchieste avviate dalle procure di mezza Italia» sostiene il sostituto procuratore Soffio – ma colpire coloro che utilizzano internet per commerciare immagini terrificanti con protagonisti i bambini non basta. Occorre risalire ai veri responsabili ma sono indispensabili strumenti di coordinamento internazionale in modo da poter intervenire nel piu’ breve tempo possibile
10 giugno 2002 http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchiv…p?objid=3588516
Tra gli indagati, avvocati, medici, ingegneri, tecnici informatici e persino un SACERDOTE: di quest’ultimo si sa solo che non e’ piemontese e la sua posizione e’ ancora al vaglio in quanto si e’ difeso asserendo che le sue carte di credito erano state usate da altri dopo che le aveva smarrite.
http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchiv…p?objid=3587283
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.