<p style="text-align: justify;">PEDOFILIA:PARROCO TORRE ANNUNZIATA, DOPO IL CLAMORE IL NULLA (DI PASQUALE FAIELLA)</p> <p style="text-align: justify;">(ANSA) - NAPOLI, 8 OTT - Troppe polemiche inutili, troppe discussioni ''politiche'' e scarcerazioni, mentre i presunti pedofili escono di galera e i magistrati sono indagati da altri magistrati. Insomma: dopo il clamore suscitato dall'inchiesta sulla pedofilia via internet, il nulla.</p> <p style="text-align: justify;">Anzi solo la ricerca ''di un capro espiatorio che ha allontanato dall' attenzione dell' opinione pubblica il vero problema: la piaga della pedofilia''.</p> <p style="text-align: justify;">Parla don Franco Gallo, il parroco della chiesa di Sant'Alfonso di Torre Annunziata, il pastore di anime del Rione dei Poverelli dove vittime e carnefici, protagonisti dell'altra inchiesta sulla pedofilia che l'anno scorso si concluse con la scarcerazione di alcuni imputati in attesa del giudizio di secondo grado, si trovano ancora a dividere lo stesso cielo e le stesse strade. ''Lo Stato ha armato la mano dei killer''. Disse Don Franco l'anno scorso, all' indomani degli omicidi di Ciro Falanga e Pasquale Sansone, due presunti pedofili condannati e poi scarcerati dopo il processo.</p> <p style="text-align: justify;">Falanga e Sansone vennero ''giustiziati'' nel luglio dello scorso anno forse in omaggio a un codice di vendetta non scritto della camorra. E il prete ribelle, che fu indagato per vilipendio della magistratura, disse allora che tutti si sarebbero dovuti aspettare, compresi i magistrati che disposero le scarcerazioni, i due omicidi dato che ''vittime e presunti carnefici giravano fianco a fianco nelle strade del rione''.</p> <p style="text-align: justify;">''Non ci capisco piu' nulla - dice il sacerdote -. Quando ho visto quel bailamme in Parlamento e le polemiche suscitate dalla messa in onda delle immagini sulla inchiesta pedofilia, mi sono chiesto: ma questi fanno sul serio o scherzano? Credo che si sia in cerca solo di un capro espiatorio''. Don Franco Gallo, che parla nella canonica della chiesa di Sant'Alfonso dove un anno fa trovarono rifugio le famiglie dei bimbi violentati dai pedofili dopo le clamorose scarcerazioni, spiega che ''occorre interrogarsi sulla gravita' del fenomeno non sul fatto''. ''Mi chiedo - sbotta - questi filmati sono veri? Rappresentano una orrenda realta'? Ed allora occorre porsi domande su questa piaga della pedofilia, non solo discutere su chi ha mandato in onda quelle immagini, questo e' davvero un particolare molto relativo. Ed invece, devo osservare con rammarico, che questo aspetto, queste polemiche sono purtroppo diventate la questione principale''.</p> <p style="text-align: justify;">''Credo che si sia andati alla ricerca e si sia tuttora alla ricerca di un capro espiatorio - aggiunge il sacerdote -, e mi sembra davvero un fatto ridicolo''. Quattro presunti utenti del sito russo pedofilo scarcerati nei giorni scorsi: insomma la storia sui ripete? ''Non sono competente a giudicare - risponde don Franco -, ma credo che anche chi abbia comprato questo materiale abbia una responsabilita'''.</p> <p style="text-align: justify;">''Insomma credo che se non ci fosse un mercato, se non ci fosse chi compra questo materiale - spiega il sacerdote - il fenomeno potrebbe scomparire. Chi compra penso sia corresponsabile, certo in misura minore, nella diffusione della piaga pedofilia''.</p> <p style="text-align: justify;">''Come ci si accanisce con i clienti delle prostitute - aggiunge il parroco -, cosi' occorre fare, forse anche di piu', con queste persone, con chi consuma e usa video e filmati''. Poi don Franco parla ancora del Rione dei Poverelli dicendo che la gente del posto ''e' rimasta sfiduciata dagli sviluppi dell' ultima inchiesta sulla pedofilia''. ''Si fa tanto clamore - dice - e poi tutto si risolve in una bolla di sapone. Sono per l'applicazione severa delle pene, ma credo anche nel recupero delle persone, di chi delinque. La prigione non deve essere il tempo e il luogo per incattivire gli animi, ma occorre dare giustizia''.</p> <p style="text-align: justify;">''La gente di qui del Rione dei Poverelli - dice il prete - ora aspetta con ansia il giudizio di secondo grado per i presunti pedofili e spera davvero nella giustizia. Sono in costante contatto con le famiglie dei bimbi vittime di questa gente. Loro sono in attesa del processo, sono in attesa della giustizia, e hanno ancora una speranza, magari piccola piccola, ma ce l'hanno''.</p>