<h3 style="text-align: justify;"><span style="color: #333333; font-size: 15px;">NOVARA – Sei anni e 8 mesi. E’ la richiesta di condanna chiesta dai pubblici ministeri Irina Grossi e Giovanni Caspani, questa mattina, giovedì 13 marzo, in Tribunale a Novara, nei confronti di don Marco Rasia, il sacerdote novarese di 44 anni, arrestato il 12 aprile 2013 dalla Squadra Mobile in esecuzione di un’ordinanza del gip, con l’accusa di atti sessuali anche su minori.</span></h3> <div> <p style="text-align: justify;">Il sacerdote, che era coadiutore alla parrocchia di Omegna, assente in aula, è difeso dall’avvocato Cosimo Palumbo del foro di Torino. Il legale ha iniziato la sua arringa nella mattinata odierna, ma ancora non l’ha conclusa, un intervento durato poco meno di 4 ore.</p> <p style="text-align: justify;">L’udienza è stata, quindi, aggiornata al prossimo primo aprile, quando ci sarà la conclusione dell’arringa della difesa. Fissata anche un’altra udienza per la sentenza ed eventuali repliche.</p> <p style="text-align: justify;">Gli episodi contestati al 44enne risalirebbero a diversi anni fa, alcuni anche agli inizi del 2000. Sei le denunce presentate. Una di queste si è costituita parte civile con l’avvocato Giulia Vistoli. Il sacerdote respinge, sin dagli inizi della vicenda, ogni addebito.</p> <p style="text-align: justify;">http://www.corrieredinovara.it/it/web/chiesti-6-anni-e-8-mesi-per-don-marco-rasia-a-processo-per-violenza-sessuale-anche-su-minori-22793/sez/novara-citta</p> </div>