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venerdì 29 Marzo 2024

In Curia la lista dei preti gay: ecco le loro diocesi – Tra loro anche un monsignore ai domiciliari per abuso di minore

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Il dossier di 1200 pagine consegnato a Napoli da Francesco Mangiacapra, un giovane escort

Festini in canonica, incontri via app, prostituzione. C’è anche l’elenco di tutte le diocesi…

Un dossier ricco, dettagliato, con nomi, episodi, storie: denuncia i casi di omosessualità tra sacerdoti, religiosi e seminaristi di alcune Diocesi italiane. E’ nelle mani della curia napoletana. Che ha comunicato così, in una nota stampa, l’esistenza della “lista”: «Nel corso di questa settimana, è stato consegnato alla Cancelleria della Curia Arcivescovile di Napoli un dossier, su Cd di denuncia di casi di omosessualità nei quali sarebbero coinvolti sacerdoti, religiosi e seminaristi di alcune Diocesi italiane. Detto materiale verrà opportunamente esaminato per essere trasmesso alle Diocesi interessate per le eventuali necessarie valutazioni».

Le anticipazioni sul documento sono state riportate nei giorni scorsi sul sito Gaynews. Si parla di 1200 pagine, un dossier voluminoso dunque. All’interno verrebbe svelata una rete hot di sacerdoti gay tra Roma e Catania.

Nei fascicoli si fa cenno anche ad app (Grindr e Romeo) per incontri e festini in canonica.

A compilare il dossier, Francesco Magiacapra, un giovane escort, residente a Napoli, e già assurto agli onori della cronaca per aver rivelato le presunte tresche di don Luca Morini, soprannominato don Euro. Il sacerdote comparirà l’otto marzo davanti al gup insieme al vescovo di Massa, monsignor Giovanni Santucci e all’ex parroco Emiliano Colombi.

Nelle 1200 pagine si parla di un alto prelato della basilica di San Giovanni in Laterano, che gira con l’autista – riporta Gaynews – si finge diplomatico, promette posti di lavoro e paga gli escort con postepay. E c’è anche il direttore di un Ufficio diocesano che oltre a vantarsi di essere amico di Laura Pausini cerca incontri caldi con un’app.

«C’è poi – si legge sul portale d’informazione Lgbt –

il parroco che organizza gang bang in canonica. C’è il monsignore che è agli arresti domiciliari con l’accusa di abuso su minore ma organizza indisturbatamente incontri con uomini tramite Grindr. C’è il sacerdote del Potentino che il sabato sera frequenta disco gay-friendly in Calabria, s’ubriaca e fa sesso.

C’è il guardiano cappuccino pugliese che organizza in convento orge con un altro confratello. C’è il seminarista siciliano che eiacula in webcam davanti alla statua della Madonna di Fatima. C’è il giovane sacerdote della zona di Tursi-Lagonegro che predilige i rapporti di gruppo ed è ossessionato da un seminarista che vuole coinvolgere nelle serate».

Francesco Mangiacapra è conosciuto anche come autore del libro autobiogarfico “Il numero uno. Confessioni di un marchettaro” . «Il comportamento degli ecclesiastici che segnalo è, in molti casi, frutto dell’impunità a cui gli stessi vertici della Chiesa li hanno abituati: quella ingiusta tolleranza che alimenta l’idea di poter continuare  a separare ciò che si esercita da ciò che si esprime, come è tipico di chi ha una doppia morale schizofrenica. Con troppa sicurezza questi sacerdoti sono abituati a contare su quella discrezione di cui da troppo tempo beneficiano, e che ingiustamente consente loro di spogliarsi occasionalmente della tonaca a uso e consumo dei propri vizi».

I sacerdoti indicati nel dossier fanno parte di queste diocesi: 1 appartiene alla diocesi di Acerra, 1 alla diocesi di Acireale, 2 appartengono alla diocesi di Amalfi-Cava, 2 alla diocesi di Aversa, 2 alla diocesi di Bari, 1 alla diocesi di Catania, 1 alla diocesi di Ischia, 2 alla diocesi di Cosenza – Bisignano, 1 alla diocesi di Isernia, 1 alla diocesi di Manfredonia – San Giovanni Rotondo, 1 alla diocesi di Messina, 1 alla diocesi di Molfetta, 2 alla diocesi di Napoli, 1 alla diocesi di Nardò – Gallipoli, 2 alla diocesi di Nocera – Sarno, 1 alla diocesi di Noto, 1 alla diocesi di Oppido Mamertina, 1 alla diocesi di Piazza Armerina, 1 alla diocesi di Pozzuoli, 1 alla diocesi di Palermo, 3 alla diocesi di Roma, 2 alla diocesi di Salerno, 1 alla diocesi di Teano – Calvi, 7 alla diocesi di Teggiano – Policastro, 1 alla diocesi di Trani – Barletta – Bisceglie, 4 alla diocesi di Tursi – Lagonegro, 1 alla diocesi di Tricarico, 1 alla diocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado nonché 1 dell’Ordinariato Militare.

Di questi 42 sono diocesani7 appartengono a istituti religiosi mentre i seminaristi sono in tutto 9.

https://www.ottopagine.it/sa/attualita/150878/in-curia-la-lista-dei-preti-gay-ecco-le-loro-diocesi.shtml

Rete L'ABUSO

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