<div class="row"> <div class="col-sm-12"> <h3 class="subtitle" style="text-align: justify;">Il sacerdote accusato da un ragazzo di Rozzano</h3> </div> </div> <div class="row" style="text-align: justify;"> Alla parrocchia di San Pietro si era fermato solo sette mesi, ma don Mauro Galli in Canazza aveva lasciato il segno. Sempre disponibile, punto di riferimento per i ragazzi dell’intero Oltresempione, sembrava la persona giusta per un quartiere che da sempre è ritenuto un po’ di frontiera, dove anche oggi tanti ragazzi hanno bisogno di essere guidati per mano. Nel 2012 il suo trasferimento dopo appena un’estate aveva sorpreso. E sorprende ancora di più oggi la notizia che giovedì a Milano nei confronti di don Mauro inizierà un processo penale. L’accusa, pesantissima, è quella di pedofilia. A muoverla il legale della famiglia di un ragazzo di Rozzano.</div> <div> <p style="text-align: justify;">Nel 2011 don Mauro era alla parrocchia di Rozzano, il ragazzo aveva 15 anni. I fatti saranno riassunti in aula, quando nel marzo 2012 don Mauro Galli fu trasferito a San Pietro con il ruolo di vicario pastorale della parrocchia (allora parroco era don Gianni Cazzaniga, che era anche decano della città), nessuno ne sapeva nulla. Tanto che poco dopo il suo arrivo a don Mauro fu affidato il ruolo di responsabile della pastorale giovanile non solo di San Pietro, ma anche di Santa Teresa, dei Santi Magi e del Santissimo Redentore. In pratica, nel 2012 da lui dipendevano i ragazzi e gli oratori estivi di tutto l’Oltresempione.</p> <p style="text-align: justify;">A novembre la decisione del cardinale Angelo Scola di destinarlo a nuovo incarico aveva stupito il quartiere: «Vado dove c’è più bisogno - aveva detto allora il vicario -, all’ospedale Niguarda hanno più problemi che in Canazza».</p> <p style="text-align: justify;">Nel luglio 2014, poi, era arrivata la querela presentata dalla famiglia di Rozzano, che appunto faceva riferimento a fatti di tre anni prima.</p> <p style="text-align: justify;">La diocesi di Milano aveva già però dovuto avere sentore di qualcosa, perchè qualche mese prima aveva provveduto «a sospendere don Mauro cautelativamente dal ministero» e a trasferirlo a Roma «per permettergli di terminare i suoi studi». «Tutto questo - afferma oggi una nota l’ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi - in attesa che la giustizia faccia luce con procedimento penale».</p> http://www.prealpina.it/pages/pedofilia-don-mauro-a-processo-144395.html </div>