Dottore in Diritto Canonico, Carlos Lombardi ha detto che il sistema giuridico ecclesiastico permette le coperture. Ha detto che sono state individuate nella chiesa alcune procedure di tipo settario.
Questo è quanto ha dichiarato Carlos Lombardi, dottore in diritto canonico, cattedratico presso l’Università di Mendoza e procuratore legale della Rete dei sopravvissuti agli abusi ecclesiastici.
Ha detto che la storia ed i casi dimostrano che i sacerdoti e religiose operano in maniera organizzata nella selezione delle vittime e dei metodi, tra i quali non esiste solamente l’abuso sessuale, ma anche quello psicologico, la riduzione in schiavitù e altri comportamenti tipici delle sette.
Ha considerato che la rete di pedofilia istituzionalizzata che ha la Chiesa cattolica, sopravvive grazie alla base di un sistema giuridico canonico che consente l’insabbiamento. (Come ravvisato nel 2014 anche dalla Commissione ONU)
Lombardi ha sostenuto che Salta dopo il caso del sacerdote Rosa Torino, ha scoperto solo la punta di un iceberg che porterà a scoprire molti più casi.
A questo proposito lo psicologo ha spiegato che la stragrande maggioranza delle vittime di abuso, in generale e ecclesiastiche in particolare, tarda anni nel denunciare data la pressione emotiva, affettiva e psicologica generata da questo tipo di sottomissioni.
Tradotto per Rete L’ABUSO da Roberta Pietra
http://www.fm899.com.ar/noticias/argentina-2/la-iglesia-catolica-tiene-una-red-de-pederastas-institucionalizada-33125