Era il 29 marzo del 2014 quando il Presidente della CEI Card. Angelo Bagnasco dichiarava “Il no alle denunce? E’ per la privacy delle vittime”.
Dichiarazione che stride un pò con quello che è poi il comportamento dei vescovi e dei cardinali, che è vero che non denunciano i preti pedofili, ma riguardo alla privacy delle vittime non ci pensano due volte a fare il loro nome e cognome e a divulgarlo addirittura in un bel comunicato stampa.
Ed è quello che è successo oggi al nostro assistito, Diego Esposito (nome di fantasia) il cui nome è apparso a caratteri cubitali, titolo compreso in un comunicato stampa diramato dalla diocesi di Napoli.
Immediata la reazione del presidente della Rete L’ABUSO, la Onlus che tutela legalmente la vittima, il quale appresa la notizia, ha dato immediatamente mandato all’ufficio legale che segue Diego, di sporgere formale querela.
Secondo Francesco Zanardi, portavoce della Onlus “Quanto accaduto è inaccettabile e viola pesantemente la privaci di un uomo che è sempre apparso al pubblico con un nome di fantasia proprio perché non voleva far sapere il suo, ed è accaduto nonostante il codice penale vieti di pubblicare elementi che permettano di riconoscere le vittime dei reati sessuali”.
Nelle prossime ore la querela sarà formalizzata presso le autorità competenti.
L’Ufficio di Presidenza