<p style="text-align: justify;"><strong>LARINO</strong>. Ha preso il via presso il tribunale di Larino, ieri, il processo a carico di don Marino Genova, l’ex parroco di Portocannone accusato di aver abusato sessualmente di Giada Vitale, una sua giovane parrocchiana.</p> <p style="text-align: justify;">La ragazza è comparsa davanti ai giudici frentani ai quali ha raccontato la sua versione dei fatti e quelle presunte violenze che, secondo la ragazza, sarebbero state compiute quando lei aveva meno di 14 anni.</p> <p style="text-align: justify;">Si tratta del secondo filone dell’inchiesta a carico di don Marino dopo che il Gup di Larino aveva archiviato la tranche riguardante i presunti abusi compiuti dopo i 16 anni della giovane quando Giada, per la legge, sarebbe stata consenziente.</p> <p style="text-align: justify;">In aula ieri erano presenti oltre alla stessa Giada difesa dall’avvocato Giuseppe D’Urbano anche don Marino assistito dal legale Ciro Intino.</p> <p style="text-align: justify;">Nella prossima udienza, aggiornata al 15 marzo, saranno ascoltati altri testi del pubblico ministero e si andrà avanti con la fase del dibattimento.</p> <p style="text-align: justify;">Un processo, quello che si sta celebrando a porte chiuse, che parte da una inchiesta che ha diviso a metà Portocannone tra i favorevoli e contrari sull’innocenza di don Marino. Il parroco venne anche sospeso per un periodo a divinis dal vescovo della diocesi di Termoli-Larino e poi trasferito in un’altra comunità.</p> <p style="text-align: justify;">http://www.termolionline.it/2016/12/21/subito-la-ricostruzione-giada-vitale-nel-processo-carico-don-marino/</p>