<p style="text-align: justify;">VERSILIA – ( di Letizia Tassinari ) – Rito abbreviato condizionato ammesso questa mattina in Tribunale a Lucca: il giudice, dottoressa Silvia Mugnanini, ha nominato il consulente: sarà il dottor Claudio Iozzo ad eseguire la perizia calligrafica sulle lettere scritte dal bambino e inviate al prete, finito sotto processo con l’accusa di abusi sessuali nei confronti di un minorenne, dopo una delicata indagine condotta dalla Polizia e coordinata dal Pubblico Ministero Antonio Mariotti. Il magistrato ha però escluso il responsabile civile, ovvero sia la Diocesi Pisana e il suo Vescovo, la cui citazione, come scritto, era stata prevista alla scorsa udienza. L’esclusione – come spiegato dai legali che assistono la famiglia del bimbo, all’epoca dei fatti 12enne, avvocati Cristiano Baroni e Debora Iannello – è prevista ex lege in caso di rito abbreviato. Il processo è stato aggiornato a dopo l’estate: alla prossima udienza, fissata per il 13 settembre, verrà conferito l’incarico al perito nominato questa mattina dal Gup.</p> <p style="text-align: justify;">Una vicenda giudiziaria, quella di cui a processo, iniziata nell’ottobre 2014, quando la Procura di Lucca aprì un fascicolo di indagine, dopo che ai servizi sociali di Camaiore, che avevano in carico la famiglia ospitata in un convento di Pietrasanta, erano stati consegnati alcuni disegni, e lettere d’amore, dove il piccolo aveva raffigurato sè stesso con il religioso, di origini indiane. Il bimbo, periziato da esperti, tra cui il professor Mario Di Fiorino, fu poi sentito in audizione protetta e aveva raccontato di abusi da parte del sacerdote.</p>