<h1 class="post-title" style="text-align: justify;">L'ex parroco ha trascorso 3 anni in cella ed uno agli arresti domiciliari e ora si attende l'esito del processo canonico.</h1> <p class="" style="text-align: justify;"><strong class="">Imperia.</strong> <strong class="">E’ un uomo libero e può assaporare la piena libertà don Luciano Massaferro,</strong> l’ex parroco di San Vincenzo e San Giovanni di Alassio, <strong class="">condannato a 7 anni e 8 mesi di carcere per le molestie sessuali nei confronti di una chierichetta </strong>della sua parrocchia nella Baia dl Sole.</p> <p class="" style="text-align: justify;"><strong class="">Dalla notte scorsa il sacerdote finito in carcere prima a Sanremo, poi a La Spezia, </strong>ha finito di espiare la sua pena e potrà anche lasciare<strong class=""> la casa di accoglienza della Caritas di Imperia di via Berio</strong>, dove era stato assegnato in affidamento in prova ai servizi sociali. “Libero dopo aver pregato il Signore per sette anni”, si è confidato il sacerdote parlando con gli amici e collaboratori più stretti che l’hanno seguito per sette anni seguendolo anche attraverso il sito web di lettere ben 99 (l’ultima è stata scritta domenica 28 febbraio) e commenti <a class="" href="http://donluciano.org/" target="_blank" rel="noreferrer noopener">donluciano.org</a><strong class="">. Contiene gli atti processuali conclusivi, “gli unici che contengono i riscontri e le testimonianze, sui quali si fonda la salvezza o la distruzione di un uomo in una società civile,</strong> alcuni altri documenti utili per venire a contatto con la realtà drammatica che sta vivendo un cittadino italiano che si proclama estraneo ai fatti addebitati”, si legge. I suoi parrocchiani, negli anni scorsi, hanno organizzato anche fiaccolate e aperto anche pagine su Facebook. Lo hanno sempre difeso, anche dopo la batosta della condanna in Cassazione.</p> <p class="" style="text-align: justify;"><strong class="">Nella struttura gestita dalla Diocesi di Albenga e Imperia, dall’anno scorso, don Luciano Massaferro lavorava come addetto allo smistamento degli aiuti alimentari per le persone bisognose.</strong> Avrebbe teoricamente dovuto espiare la sua pena fino all’estate 2017, ma il sacerdote ha usufruito di ogni possibile sconto per quella che viene definita “buona condotta” ovvero 45 giorni ogni 6 mesi scontati. E così il conto finale porta proprio a ieri sera. <strong class="">In totale “don Lu” ha trascorso 3 anni dietro le sbarre ed uno agli arresti domiciliari, prima dell’affidamento in prova alla Casa della Carità di Imperia.</strong></p> <p class="" style="text-align: justify;"><strong class="">Una storia decisamente travagliata la sua. Era stato arrestato poco dopo Natale del 2009.</strong> Era precisamente il 29 dicembre quando l’ex parroco era stato prelevato dalla sua abitazione dagli uomini della squadra mobile della questura di Savona coordinati dal vicequestore aggiunto Rosalba Garello.</p> <p class="" style="text-align: justify;"><strong class="">Infilato su un’auto e tradotto in carcere a Sanremo, poi trasferito presso il convento delle suore di Diano Castello, quindi a La Spezia </strong>dove in regime di semi libertà aveva anche investito un passante in scooter mentre stava ritornando in cella. E infine alla Casa della Carità di Imperia dove è probabile che resterà ancora ospite per un lungo periodo di tempo. Dalla Diocesi di Albenga, infatti, fanno sapere che certamente non potrà tornare nella sua Alassio.<strong class=""> Tutti abbottonati su quello che sarà il futuro di questo sacerdote. “Vicenda scomoda che ha macchiato la Chiesa locale”, si è sempre detto.</strong></p> <p class="" style="text-align: justify;"><strong class="">La realtà è comunque questa: San Vincenzo e San Giovanni di Alassio, da poche settimane, hanno un nuovo parroco. </strong>Va poi precisato che<strong class=""> per “Don Lu” è ancora in corso il processo canonico.</strong> “Nessun provvedimento è stato deciso nei suoi confronti anche perché il processo, a differenza di quello tradizionale, è molto più lungo”, sottolineano dalla Diocesi albenganese. In ogni caso difficilmente gli sarà affidato un incarico a breve, ed anzi pare che gli sia stato consigliato qualche mese di vacanza (e magari di riflessione) prima di cominciare a pensare al suo futuro da sacerdote.</p> <p class="" style="text-align: justify;"><strong class="">E il vescovo Guglielmo Borghetti su questa vicenda è categorico:</strong> “Bisognava attendere che don Massaferro terminasse di scontare la pena. Quindi valuteremo, con calma, quali decisioni da prendere”. Non sono scelte da fare con fretta, ma che devono essere ponderate e attendere appunto anche la sentenza del processo canonico. <strong class="">E ogni decisione, questo è scontato, saranno fatte senza clamore, ma con decisione, proprio perché la vicenda di “don Lu” è una macchia da far sparire in fretta.</strong></p> <p style="text-align: justify;">http://www.riviera24.it/2016/03/imperia-don-lu-ha-finito-di-espiare-la-sua-pena-alla-casa-della-carita-217546/</p>