<p style="text-align: justify;">Vittima <strong>prete pedofilo</strong> in sciopero della fame, l’avvocato scrive al Papa.</p> <p style="text-align: justify;">A riportare la notizia e a pubblicare la lettera il sito della <strong>Rete L’Abuso Onlus</strong>, rete nazionale attivista contro la pedocriminalità commessa dalle confessioni religiose in Italia.</p> <p style="text-align: justify;">La lettera è stata scritta da Sergio Cavaliere, l’avvocato di <strong>Diego Esposito</strong> vittima di un <strong>prete pedofilo</strong> all’età di 11 anni.</p> <p style="text-align: justify;">Padre di famiglia con tre figli, Diego Esposito aveva tentato di denunciare gli abusi subiti vent’anni dopo, a 31 anni, ma una volta presentatosi alla caserma per presentare denuncia ha ricevuto una pessima notizia: il reato era ormai prescritto.</p> <p style="text-align: justify;">Per questo e altri motivi l’avvocato Sergio Cavaliere, dopo 7 giorni di sciopero del suo assistito, ha deciso di scrivere una lettera al Papa, dai contenuti molto forti.</p> <p style="text-align: justify;">Nella lettera l’avvocato scrive che in sciopero della fame si trova anche lui e altre vittime di pedofilia, nonchè altri sostenitori della Rete L’Abuso.</p> <p style="text-align: justify;">Inoltre, dalla lettera si apprende che già due anni fa l’avvocato aveva scritto al Papa e in quell’occasione ricevette dal monsignor Becciù una risposta in cui il religioso faceva ricorso alla preghiera nell’attesa che il caso fosse sottoposto agli organi competenti.</p> <p style="text-align: justify;">Nella lettera però l’avvocato scrive che “le indagini durano da due anni senza che sappiamo nulla del suo esito, senza sapere se il prete sarà processato.”.</p> <p style="text-align: justify;">Dalla missiva si viene a conoscenza del fatto che il signor Esposito, ovvero la vittima del <strong>prete pedofilo</strong>, dopo aver minacciato il suicidio, ha perso il lavoro perché la Curia di Napoli lo ha segnalato alla pubblica sicurezza.</p> <div class="_1dwg"> <div class="_3x-2"> <div class="_5r69"> <div class="mtm"> <div class="mtm _5pcm"> <div class="mtm _5pco"> <div id="id_56a4f7da9f8de0143584969" class="text_exposed_root text_exposed"> <p style="text-align: justify;"><span class="text_exposed_show">Infine l’avvocato scrive nel documento presentato al Papa:</span></p> <blockquote> <p style="text-align: justify;"><span class="text_exposed_show">“Noi non le chiediamo niente altro che dia seguito a suoi annunci, ossia che finalmente alle vittime sia data la possibilità di sapere la verità sui peggiori crimini che possa compiere un sacerdote. Chiediamo che i loro responsabili siano giudicati, siano puniti, se responsabili, sia loro impedito di avvicinare minori. Chiediamo la riparazione delle malefatte perché non c’è perdono senza giustizia. Non basta invocare preghiere per ottenerlo. Durante questo sciopero della fame, nella nostra richiesta di dialogo, abbiamo anche scritto al cardinale Muller, Prefetto della Congregazione, senza aver risposta. Noi pratichiamo la non violenza, armati solo del nostro corpo, della nostra sofferenza, della fame di verità e giustizia, della consapevolezza che il dolore non si spegne e non sarai mai placato se chi ha il potere della verità e giustizia se ne laverà le mani, come Ponzio Pilato.”</span></p> </blockquote> http://www.lurlo.info/it/vittima-prete-pedofilo-in-sciopero-della-fame-lavvocato-scrive-al-papa/ </div> </div> </div> </div> </div> </div> </div>