<h2 style="text-align: justify;">Sofferenza per una “notizia” apparsa oggi sul giornale ma che il suo ormai ex luogo di missione conosceva da mesi.</h2> <p style="text-align: justify;">Discussione, che non guasta mai. Ma anche sofferenza, che invece non va bene.</p> <p style="text-align: justify;">Sono principalmente questi i sentimenti che hanno accompagnato, dal momento della sua pubblicazione avvenuta questa mattina, il nostro articolo sul prete del saluzzese sospeso “a divinis” (<a title="Sospeso “a divinis”: mano dura del vescovo di Saluzzo con un giovane sacerdote della Diocesi" href="http://www.targatocn.it/2016/01/13/sommario/saluzzese/leggi-notizia/argomenti/saluzzese/articolo/il-vescovo-di-saluzzo-ha-sospeso-a-divinis-un-giovane-parroco-della-sua-diocesi.html" target="_blank" rel="noopener">Sospeso “a divinis”: mano dura del vescovo di Saluzzo con un giovane sacerdote della Diocesi</a>), che gli vieta di fatto di amministrare tutti i sacramenti, compresa ovviamente la celebrazione della Santa Messa e la Confessione.</p> <p style="text-align: justify;">Anche sui social – dove di norma non esistono le mezze misure - sono apparsi i più disparati commenti. Ciascuno dei nostri lettori, e non soltanto quelli, sulla vicenda si sarà fatto le opinioni che più ritiene giuste e suffragate da una propria convinzione interna.</p> <p style="text-align: justify;">Ma comunque la si intenda o la si pensi, bisognerebbe comunque sempre partire dal presupposto che prevede il rispetto per la persona prim’ancora che per il ruolo da questa rivestita.</p> <p style="text-align: justify;">Detto questo crediamo siano necessarie alcune puntualizzazioni.</p> <p style="text-align: justify;">La prima è quella che riguarda la collocazione temporale di questa storia. Che, ci dicono, vada fatta risalire all’autunno scorso, se non addirittura alla primavera antecedente.</p> <p style="text-align: justify;">La seconda è quella che la sospensione “a divinis” non è una forma di punizione, ma va letta come una cessazione di servizio, un periodo di scelta e maturazione personale che lo stesso sacerdote ha concordato con il vescovo di Saluzzo Giuseppe Guerrini</p> <p style="text-align: justify;">La terza è invece che don Marco Tallone, attualmente impegnato nella Vicaria della Valle Po a seguire i giovani, non è più – oggi – in alcun modo destinato a sostituire il prete sospeso, il cui posto è stato invece già stato “coperto”.</p> <p style="text-align: justify;">Il sacerdote sospeso non rilascia dichiarazioni ufficiali, ma di lui sappiamo che continua ad operare con don Luigi Ciotti al fianco dei fratelli più poveri e disagiati, insieme con tanti altri ex sacerdoti.</p> Tutti impegnati a reinventarsi un futuro. Come lui. http://www.targatocn.it/2016/01/13/leggi-notizia/argomenti/saluzzese/articolo/la-sospensione-a-divinis-una-cessazione-di-servizio-un-periodo-di-scelta-e-maturazione-conco.html