Continua il lavoro degli inquirenti sulla vicenda di don Francesco Zappella, per il momento indagato per violenza sessuale ai danni di un giovane ragazzo uruguayano.
Si scopre che il sacerdote è già stato giudicato e condannato in precedenza dal Tribunale di Pinerolo ad 1 anno e 2 mesi per gli stessi reati per i quali è accusato a Savona. La notizia di una precedente condanna era stata raccolta dalla Rete L’ABUSO lo scorso settembre, quando da Covo (BG) paese natale di don Francesco Zappella erano arrivate delle segnalazioni le quali indicavano una pagina Facebook appartenente proprio alla città di Covo dove era pubblicato un articolo sul sacerdote.
La cosa interessante erano i commenti sotto all’articolo nei quali gli abitanti indicavano senza mezzi termini, che già 25 anni fa esistevano pesanti accuse sul sacerdote. Qualcuno addirittura commenta dicendo “se quella volta chi di dovere avesse preso provvedimenti, certe cose non sarebbero più successe”. Un sacerdote interviene nella conversazione e quasi compiaciuto, attribuisce quei fatti al motivo che costrinse don Zappella a lasciare il seminario di Bergamo e venire in quello di Albenga.
Grazie ad alcuni collaboratori in loco, siamo riusciti ad approfondire quelli che per il momento erano solo dei commenti su un post di Facebook, dopo di che, abbiamo consegnato agli inquirenti tutto il materiale. Oggi la conferma di una precedente condanna a Pinerolo.
Come dicevamo in un precedente articolo, don Zappella è una bomba inesplosa nelle mani di Borghetti, infatti penderebbe un’altra denuncia per violenza, questa volta su un minore. Ad accusare don Zappella è un ragazzo appena 20enne, per lui non sarebbero ancora intervenuti termini di prescrizione.
Potrebbero esserci anche altre sorprese nella vicenda di don Zappella, questa volta non inerenti alla sua sfera sessuale. Nelle scorse settimane infatti la Rete L’ABUSO ha raccolto altre testimonianze, ora al vaglio degli inquirenti, le quali potrebbero portare all’apertura di un altro fascicolo.
Le indagini nel frattempo proseguono anche in Uruguay dove se ne sta occupando la 1° Sezione Investigativa di Trenta Y Tre. Nelle scorse ore, il ragazzo uruguayano che la Rete L’ABUSO aveva portato in Italia per denunciare don Francesco Zappella davanti al P.M. Giovanni Battista Ferro, è stato convocato dalla Magistratura in Uruguay dove sarà ascoltato nelle prossime ore.
Francesco Zanardi
Portavoce Rete L’ABUSO.