All’indomani dell’arresto, emergono nuovi retroscena: il prete avrebbe approfittato di una minorenne e le voci si rincorrevano da tempo.
La notizia del suo arresto scattato mercoledì scorso ha colto di sorpresa la curia vescovile, ma non i fedeli delle tante parrocchie in cui il prete, un 64enne del Luganese, ha prestato servizio. Perché le voci, sui suoi comportamenti compromettenti nei confronti di minorenni, in paese si rincorrevano da anni. Nulla di penale, nessuna denuncia. Ma dopo vari spostamenti dal Sopra al Sottoceneri, cinque anni fa il parroco sarebbe stato gentilmente invitato a ritirarsi a vita privata.
Le accuse ipotizzate dalla procuratrice Chiara Borelli nei suoi confronti, sono pesantissime. Sul comunicato diramato ieri sera dal Ministero pubblico si passa dalla coazione sessuale, allo sfruttamento dello stato di bisogno, nonché atti sessuali con fanciulli e con persone dipendenti. Reati, questi ultimi, che sarebbero legati al rapporto che il prete avrebbe avuto, in particolare, con un’unica minorenne, la cui famiglia era molto vicina a lui.
Dopo l’interrogatorio fiume di ieri, il prete è crollato di fronte alla procuratrice Borelli, confessando i fatti. Intanto l’inchiesta prosegue nel massimo riserbo.
Verosimilmente nelle prossime ore il giudice dei provvedimenti coercitivi dovrebbe quindi convalidare l’arresto.
In allegato il servizio di TeleTicino.
http://www.ticinonews.ch/ticino/250594/prete-arrestato-quelle-voci-in-paese