“Tu mi hai distrutto la vita, ma ora voglio perdonarti”. Dopo 45 anni Mark Murray riesce a trovare a Verona, Romano Nardo, il sacerdote responsabile delle violenze che avvenivano in un istituto inglese. La risposta: “Mi spiace se ti ho fatto del male”. Però dopo l’incontro la vittima viene denunciata.
di MARCO ANSALDO
VERONA – Un abusato e il suo presunto carnefice. Un ex seminarista, che ha smesso di credere nella Chiesa, e il sacerdote, oggi anziano, che indossa ancora la veste talare. Uno di fronte all’altro. Per la prima volta. 45 anni dopo. Che cosa può accadere? Che cosa si può provare?
La scena è avvenuta nei giorni scorsi a Verona, nella Casa dei padri Comboniani. Mark Murray, 59 anni, di Sant’Asaph, nord del Galles, dopo decenni in cui aveva chiesto – senza successo – di poter incontrare l’uomo che nel seminario di Mirfield, Yorkshire, in Inghilterra, aveva più volte abusato sessualmente di lui, ha deciso di bussare a sorpresa alla sua porta. Ha chiesto di padre Romano Nardo, 73 anni, friulano di Pordenone. Di sé ha dato il proprio secondo nome, Christopher. “Altrimenti – spiega – mi avrebbero fermato”. È stato fatto entrare.
Il prete pedofilo e l’ex seminarista, faccia a faccia dopo 45 anni: “Chiedo scusa al Signore se ho sbagliato”
Dal Galles a Verona: il lungo viaggio dell’ex seminarista abusato in cerca della verità
L’ex seminarista, oggi sposato con due figli, impiegato in un’associazione che si occupa di persone disabili, è venuto appositamente dal Galles, dopo anni di riflessione e dinieghi ottenuti. Chiede ora di incontrare il responsabile della Casa di Verona. Ma la replica non è affatto amichevole. Il superiore della struttura è a Bari, rientrerà anzi in tutta fretta. A Mark viene dato un appuntamento per il giorno successivo. Al ritorno, però, troverà visi torvi. Sono stati chiamati i carabinieri, pronti ad arrivare. Murray è sconvolto. Non si aspettava tanta acrimonia e una simile reazione. Quasi fugge, torna in albergo, vuole ripartire. Passa una notte insonne, con le pillole sul comodino. Poi decide: torna alla Casa dei Comboniani. Il superiore questa volta lo accoglie. Lo ascolta. Gli dice: “Noi preghiamo per te”. Padre Romano Nardo, fa sapere intanto il suo amministratore di sostegno, è stato spostato in una struttura protetta. “È parzialmente incapace – aggiunge – . E poi non è mai stato processato né condannato”.
http://www.repubblica.it/cronaca/2015/05/13/news/_perche_l_hai_fatto_il_faccia_a_faccia_tra_l_ex_seminarista_e_il_prete_degli_abusi-114228998/
Scopri di più da Rete L'ABUSO
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.