<h2 style="text-align: justify;">Il vescovo di Crema ha comunicato la decisione vaticana sul sacerdote che per anni ha guidato il Banco Alimentare: dimesso dallo stato clericale per «motivi gravissimi»</h2> <p style="text-align: justify;">ANDREA TORNIELLI - CITTÀ DEL VATICANO</p> <p style="text-align: justify;">La Congregazione per la dottrina della fede ha stabilito la dimissione dallo stato clericale di monsignor Mauro Inzoli, 62 anni, il sacerdote cremasco di Comunione e Liberazione che per anni ha animato il Banco Alimentare, l’annuale raccolta di viveri non deperibili da donare ai poveri che in tutta Italia coinvolge centinaia di migliaia di persone.</p> <p style="text-align: justify;">Questa mattina il vescovo di Crema Oscar Cantoni ha comunicato ai sacerdoti della diocesi di aver emesso in data 9 dicembre, un decreto che dispone la dimissione dallo stato clericale di Inzoli su mandato dell’ex Sant’Uffizio. La drastica pena – la più grave per un sacerdote – è stata comminata al termine di un procedimento canonico, è sospesa per 60 giorni in attesa di un eventuale ricorso dell’interessato per un secondo grado di giudizio.</p> <p style="text-align: justify;">Le motivazioni del provvedimento non sono state rese note. Ma secondo le indiscrezioni raccolte da Vatican Insider si tratterebbe di accuse riguardanti abusi su minori, tra i «delicta graviora» di competenza della Congregazione per la dottrina della fede.</p> <p style="text-align: justify;">Mauro Inzoli, originario di Torlino Vimercati, nel cremasco, è stato ordinato sacerdote nel 1976. È stato vicario parrocchiale, insegnante al seminario vescovile di Crema, rettore dell’istituto Santa Dorotea di Napoli, quindi cappellano a Ricengo e Bottaiano, e poi parroco della Santissima Trinità di Crema dove rimane fino al 3 ottobre 2010. Don Inzoli ha presieduto fino a pochi mesi fa la fondazione del Banco Alimentare.</p>