<p style="text-align: justify;">E' da poco calata l'attenzione sulla triste vicenda di pedofilia che ha visto coinvolto l'ex portavoce del vescovo di Fano, don Giacomo Ruggeri, ma un nuovo dibattito si sta sollevando attorno alle parole postate il 10 settembre sul suo profilo Facebook da Don Sergio Carettoni, parroco di Lucrezia.</p> <p style="text-align: justify;">Dopo il recente episodio del parroco di Orciano, don Giacomo Ruggeri, accusato di abusi sessuali su una tredicenne, prima arrestato, poi scarcerato e oggi agli arresti domiciliari in un convento francescano di Fabriano, si sollevano i sospetti su situazioni analoghe.</p> <p style="text-align: justify;">Lo sfogo virtuale di Don Sergio Carettoni sembra alludere ad altri casi simili. Ecco il testo del post:</p> <p style="text-align: justify;">"… che delusione, che amarezza, quando la verità sul passato di Lucrezia e le cicatrici ancora sanguinanti delle vittime di molestie o abusi sessuali vengono nuovamente calpestate dal delirio inarrestabile di onnipotenza dei loro stessi carnefici... che vergogna, immensamente grande, quando proprio gli stessi carnefici siedono beffardi in mezzo a noi e, attori del Male compiuto, fanno di tutto per occupare ancora una volta il centro della scena del dramma che stiamo vivendo... impotente di fronte alla forza di questi lupi, ancora travestiti da agnelli, non mi resta che esprimere piena solidarietà alle vittime dei loro esecrandi misfatti; ma da ogni angolo del cuore auguro vergogna e infamia eterna a tutti i carnefici del passato, ai loro complici e agli immancabili ecclesiastici protettori... che schifo!".</p> <p style="text-align: justify;">di Sabrina Giovanelli redazione@viverefano.com</p> http://www.viverefano.com/index.php?page=articolo&articolo_id=374239