29 Ottobre 2011 19:37 CRONACHE e POLITICA <p style="text-align: justify;">(ANSA) - ROMA - Una cinquantina di persone provenienti da diversi paesi d'Europa, presunte vittime di violenze da parte di preti pedofili, si sono riunite in un sit-in di protesta vicino a Castel Sant'Angelo, nei pressi del Vaticano. Con cartelli, striscioni e piccole lanterne lanciate verso il cielo, i survivors - così si autodefiniscono - chiedono al Vaticano di "assumersi le sue responsabilità e fare emergere la verità sugli abusi perpetrati da preti cattolici".</p> <p style="text-align: justify;"><a href="http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Sit-vittime-abusi-preti-vicino-Sede/29-10-2011/1-A_000268378.shtml" target="_blank" rel="noopener noreferrer">http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/...000268378.shtml</a></p> <p style="text-align: justify;">LA NUOVA DIRETTIVA L'Europa compatta contro i pedofili Abusi sessuali online, il voto del Parlamento Disposizioni per una unificazione delle leggi che regolano il contrasto al fenomeno della pedopornografia su internet. La relatrice e vice presidente dell'Assemblea di Strasburgo, Roberta Angelilli: "E' stato un lungo lavoro che ha dovuto tener conto delle diverse sensibilità culturali e giuridiche" di CARLO CIAVONI</p> <p style="text-align: justify;">L'Europa compatta contro i pedofili Abusi sessuali online, il voto del Parlamento La vice presidente del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli STRASBURGO - Nell'oscuro mondo dei pedofili che su internet in cerca di bambini e adolescenti da adescare, e dove la violenza non è affatto virtuale, perché le offese che arreca alla psiche e all'anima delle decine di migliaia di vittime sono incancellabili, il Parlamento europeo compie una mossa decisa, votando una direttiva quasi all'unanimità, che allinea le legislazioni penali dei 27 paesi membri rispetto alla pedopornografia online. Si tratta del primo strumento legislativo per la protezione dei bambini contro lo sfruttamento sessuale, gli abusi e la produzione e la diffusione di immagini e video a conteuto sessuale, protagonisti bambini e adolescenti.</p> <p style="text-align: justify;">Le diverse sensibilità a confronto. "Un lavoro lungo e faticoso che ha dovuto tener conto di culture e sensibilità diversissime, ma che però abbiamo concluso con successo e adesso siamo davvero molto soddisfatti", dice Roberta Angelilli, deputato del gruppo PPE-Pdl, oltre che vice presidente dell'Assemblea di Strasburgo, relatrice e tra le sostenitrici più tenaci di questa direttiva. Un impegno assiduo condiviso con la commissaria europea per gli affari interni Cecilia Malmström, del partito liberale svedese e con una solida esperienza nel campo dei diritti umani. Questa sulla pedofilia su internet è la seconda direttiva che incide in modo diretto sul diritto penale delle legislazioni degli stati dell'Unione, dopo quella sul traffico di esseri umani.</p> <p style="text-align: justify;">Le principali novità. La legislazione italiana in materia (la più recente è del marzo 2006) è considerata già notevolmente avanzata, sia sul piano della definizione del reato sull'impianto sansonatorio. Tre le principali novità:</p> <p style="text-align: justify;">*** Il grooming - L'introduzione del concetto di reato di adescamento online di minorenni (il grooming) sviluppato in ben 5 articoli</p> <p style="text-align: justify;">*** I confini del reato - La dettagliata individuazione dei confini del reato di pedopornografia, termine che in Europa non era ancora entrato nel vocabolario giuridico. "Un lavoro, questo - ha aggiunto Roberta Angelilli - che abbiamo svolto tra chi, in altri paesi dell'Unione, ha tenuto infondatamente l'introduzione di norme che limitassero la navigazione in Rete. Noi invece - ha aggiunto la vice presidente del Parlamento - abbiamo tenuto la barra ben salda sui principi sanciti dalla Convenzione di Lanzarote".</p> <p style="text-align: justify;">*** L'extaterritorialità - Arricchimenti della nozione di competenza extraterritoriale, considerato il crescente fenomeno del turismo sessuale</p> <p style="text-align: justify;">*** Le aggravanti - L'introduzione di sanzioni penali uniformi in tutta l'Unione Europea, con la scrittura di molte fattispecie legate alle circostanze aggravanti (l'articolo 9), come la particolare vulnerabilità, dovuta magari alla disabilità fisica o psichica; o all'altra aggravante dell'abuso nell'ambito familiare.</p> <p style="text-align: justify;">*** Il casellario giudiziario - La nuova direttiva europa, per evitare la recidività, dispone un controllo del Casellario Giudiziario da parte dei datori di lavoro per coloro i quali svolgono attività professionali diretti e regolari a contatto con bambini.</p> <p style="text-align: justify;">*** La confisca dei beni - Nelle stesse norme c'è anche la sanzione della confisca dei beni</p> <p style="text-align: justify;">Il raduno delle vittime. La direttiva votata dal Parlamento Europeo cade, tra l'altro, a ridosso di un appuntamento speciale, quello di un raduno delle vittime della pedofilia clericale, che ci sarà domani nella sede del Partito Radicale, in via di Torre Argentina e che verrà arricchito anche dalla esposizione delle foto di Silvia Amodio, autrice di immagini di persone adulte con un passato di bambini costretti a subire violenze e abusi sessuali da sacerdoti e suore. Oggi pomeriggio alla Camera, c'è stata una conferenza stampa legata a questa iniziativa, cui partecipano, tra gli altri, il deputato radicale Maurizio Turco, Sue Cox e Ton Leerschool, fondatori di Survivor Voice Europe 1, i sopravvissuti alle violenze sessuali del clero.</p> <p style="text-align: justify;">I numeri del traffico online. Gli abusi sui minori hanno una storia lunga, ma da diversi anni, complice la Rete, hanno subìto un aumento vertiginoso e preoccupante. Centinaia di migliaia sono i file pedopornografici in giro sui siti internet, che nei primi nove mesi del 2011 sono aumentati del 47%. Nello stesso arco di tempo Telefono Arcobaleno 2 ha individuato e segnalato più di 54mila siti, arrivando a superare il totale segnalato nell'intero anno precedente. La maggior parte della pedopornografia parte dall'Europa, in particolare dai Paesi Bassi che, oltre ad ospitare più del 35% dei siti pedofili segnalati da gennaio a settembre (19.107), è lo Stato che registra l'aumento più significativo di questi materiali, rispetto all'anno precedente. A fruire di un'offerta così vasta sono pedofili tecnologicamente attrezzati ed evoluti: dall'analisi di un campione degli accessi a uno dei numerosi siti illegali individuati dagli operatori di Telefono Arcobaleno emerge che circa un terzo degli utenti fa uso di smartphone oppure utilizza hardware e sistemi operativi di ultima generazione.</p> <p style="text-align: justify;">Un affare colossale. La rapidità dei contatti e degli scambi di foto e video, ha messo in moto un affare colossale di dimensioni planetarie, valutato in centinaia di milioni di euro. Il Ministero dell'Interno, solo in Italia, calcola che si aggiri attorno ai 3 milioni di euro ogni anno: un mercato animato da dallo scambio di foto e video che ritraggono bambini indotti a rapporti sessuali precoci, o violenze e ad adolescenti ritratti in scene di sesso. Lo scenario di fondo è comunque quello che vede oltre 2 milioni di bambini in tutto il mondo vittime di abusi e sfruttamento sessuale. Piccoli ridotti in schiavitù, sottratti del loro diritto di essere bambini, senza libertà né dignità, ma solo oggetti per soddisfacimenti sessuali o sfruttati per produrre denaro.</p> <p style="text-align: justify;">Il consenso sessuale. Il confine del consenso sessuale è sottoposto ad una disciplina contenuta nel Codice penale. In generale, si acquista a quattordici anni. Il limite scende a tredici anni, se il partner sessuale non ne ha più di sedici. Sale invece a sedici anni quando il partner ha con il minore un rapporto di parentela (non abbastanza stretto da configurare un incesto) o di tutela. Se però il minore presta il suo consenso nell'ambito di un'attività di prostituzione minorile, il limite risale nuovamente a diciott'anni.</p> <p style="text-align: justify;">(28 ottobre 2011)</p> <p style="text-align: justify;"><a href="http://www.repubblica.it/solidarieta/cooperazione/2011/10/28/news/l_europa_compatta_contro_i_pedofili_abusi_sessuali_online_il_voto_del_parlamento-24054040/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">http://www.repubblica.it/solidarieta/coope...mento-24054040/</a></p> <p style="text-align: justify;">Pene più severe contro pedofilia e pedopornografia, ma la Lega chiede la castrazione chimica 27/10/2011, 21:33 a cura di Sara Marci 0 commenti Visualizza commenti</p> <p style="text-align: justify;">Pene più severe contro pedofilia e pedopornografia, ma la Lega chiede la castrazione chimica</p> <p style="text-align: justify;">BRUXELLES, 27 OTTOBRE 2011 - Grazie alle nuove regole approvate oggi dal Parlamento Europeo si avranno pene più severe contro la pedofilia e la pedopornografia. La direttiva approvata quasi all'unanimità (con 541 voti a favore, 2 contrari e 31 astensioni) stabilisce sanzioni penali minime per circa 20 tipologie di crimini.</p> <p style="text-align: justify;">La direttiva, già concordata con gli eurodeputati e i ministri degli affari interni, introduce disposizioni valide in tutta Europa, per rafforzare la prevenzione, i procedimenti a carico dei trasgressori e la protezione delle vittime a cui i 27 Stati membri dovranno adeguare la loro legislazione nazionale entro due anni.</p> <p style="text-align: justify;">La direttiva è stata preparata dall’italiana Roberta Angelilli, eurodeputata Pdl e vicepresidente del Parlamento europeo, che ha spiegato: “permetterà di combattere gli abusi sui minori, lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia. Rappresenta uno strumento legislativo innovatore e un passo avanti per la protezione dei nostri bambini. Il testo servirà ad assicurare la tolleranza zero per tutti i crimini contro i bambini”.</p> <p style="text-align: justify;">L'Unione europea si dota così di un pacchetto di norme chiare ed efficaci volte al contrasto di tutti i reati commessi nei confronti dei minori, è prevista, ad esempio, una pena di almeno dieci anni di carcere per chi costringe un bambino a compiere atti sessuali o a prostituirsi, rischieranno non meno di tre anni di prigione i produttori di pornografia ed almeno un anno per chi utilizzerà il materiale pornografico sul web. Gli Stati membri avranno inoltre l’obbligo di eliminare le pagine web che contengono materiale pedopornografico ospitate sul proprio territorio, ma dovranno anche, qualora questi siti siano ospitati su server al di fuori dell'UE, cooperare con gli altri stati per ottenerne la rimozione. Oltre all’inasprimento delle pene, sono introdotte nuove categorie di reati, l'adescamento online diventerà un crimine, così come il turismo sessuale.</p> <p style="text-align: justify;">Le associazioni a tutela dei bambini hanno accolto positivamente le nuove disposizioni, mentre Claudio Morganti, eurodeputato della Lega Nord, ha proposto di rendere obbligatoria la castrazione chimica. ''In Italia - ha rilevato Morganti - non si discute di castrazione chimica, ma in alcuni paesi europei, dove è già in vigore, ha dato risultati soddisfacenti''.</p> <p style="text-align: justify;">Sara Marci</p> <p style="text-align: justify;"><a href="http://www.infooggi.it/articolo/pene-piu-severe-contro-pedofilia-e-pedopornografia-ma-la-lega-chiede-la-castrazione-chimica/19578/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">http://www.infooggi.it/articolo/pene-piu-s...-chimica/19578/</a></p>