<p style="text-align: justify;">La sentenza - La Corte d'Appello di Brescia ha confermato la condanna a 4 anni di reclusione per il prete che nel 2004 molestò una undicenne del paese, già abusata da un villeggiante milanese oggi 65enne, condannato a sua volta a 6 anni. Il religioso inviò anche alcuni sms compromettenti alla ragazzina pregandola di non parlare.</p> <p style="text-align: justify;">La corte d'appello di Brescia ha confermato la sentenza di primo grado emessa un anno fa dal tribunale di Bergamo a carico di Don Matteo Diletti, 37 anni, e Ugo Cattaneo, 65 anni, milanese, condannati rispettivamente a 4 e 6 anni di carcere per abusi sessuali nei confronti di una bambina di Vilminore di Scalve.</p> <p style="text-align: justify;">Tutto iniziò nel 2002, quando la vittima, che all'epoca era appena 11enne, iniziò a subire le attenzioni di Cattaneo, suo vicino di casa. La bambina nel 2004 si decise a confidarsi con la madre, che la indirizzò in oratorio pensando che lì avrebbe trovato un ambiente amico in cui poter dimenticare. Qui conobbe don Diletti, che però, secondo l'accusa, di lì a poco iniziò a sua volta ad abusare di lei. Quando la ragazzina si decise a raccontare anche queste molestie, il prete iniziò a mandarle alcuni sms compromettenti, pregandola di non dire nulla a nessuno dei loro incontri. Una brutta storia che ha diviso il paese, tanto che al processo si sono presentati alcuni abitanti inneggianti all'innocenza dell'ex curato. Innocenza cui evidentemente il giudice non ha creduto: è stata infatti respinta la richiesta di attenuanti per la lievità dei fatti avanzata dal procuratore generale a vantaggio del prete. La corte d'appello ha infatti accolto la tesi del difensore di parte civile, l'avvocato Stefano Paganelli, che ha sottolineato come anzi don Diletti avesse approfittato del fatto che la giovane si fosse fidata di lui. Oggi la ragazza, 17enne, vive lontano dalla famiglia, studia altrove ospitata da una parente e torna in paese solo il fine settimana.</p> http://www.bergamonews.it/provincia/articolo.php?id=11114