<p style="text-align: justify;">(AGE) ROMA - Un sacerdote, parroco di Sternadia (Lecce) è stato arrestato questa mattina dagli agenti della IV sezione della Squadra Mobile della Questura di Roma, diretti da Dania Manti, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.</p> <p style="text-align: justify;">Il sacerdote, che era agli arresti domiciliari perché era stato trovato in auto in compagnia di un minore, avrebbe tentato di inquinare le prove a suo carico.</p> <p style="text-align: justify;">Per questo motivo il pm titolare dell’ inchiesta, Francesco Polino, ha disposto un inasprimento dell’originario provvedimento. Il parroco, che è stato portato nel carcere di Lecce, fu fermato un mese fa circa dalla polizia stradale su segnalazione di alcuni camionisti che lo avevano notato in un’auto parcheggiata in compagnia di un ragazzino, impegnato in atti osceni.</p> <p style="text-align: justify;">Il sacerdote si chiama Donato Bono e l’accusa nei suoi confronti è di atti sessuali con minori. Don Donato, che è nato a Poggiardo (Lecce), da una decina di anni é parroco di un piccolo centro a una trentina di chilometri, Sternadia, dove ha fondato l’ Anspi, una associazione per la formazione spirituale, la catechesi e l’attività sportiva.</p> <p style="text-align: justify;">L’inasprimento del provvedimento a suo carico sarebbe stato reso necessario in seguito al mancato rispetto delle regole previste per gli arresti domiciliari. Il prete avrebbe parlato e incontrato alcune persone, e si sarebbe adoperato per inquinare le prove a suo carico, in particolare facendo esercitare pressione sui genitori del minorenne, e sul ragazzo stesso, in compagnia del quale era stato sorpreso dagli agenti della Polizia Stradale. (AGE)</p> http://www.agenews.it/