Arrivano con continuità da ogni parte della diocesi lettere di solidarietà per don Giorgio Barbacini. Di seguito riportiamo uno scritto del diacono Giorgio Chiarini, portavoce della comunità parrocchiale di Luceto, dove don Giorgio ha svolto in passato il proprio ministero sacerdotale.
Chiarini è stato per qualche tempo anche collaboratore di don Barbacini presso la Migrantes diocesana.
Caro don Giorgio, nel giorno in cui i giornali ‘assolvevano il loro compito di informazione’, il Vangelo che abbiamo ascoltato e commentato nelle nostre celebrazioni eucaristiche era imperniato sul comandamento dell’amore, sull’invito ad amarsi gli uni gli altri. Tu su questo comandamento hai fondato la tua vita e il tuo ministero di sacerdote.
Lo ricordiamo ancora oggi quando pensiamo alle tue brevi, ma intense omelie, che ci hai lasciato durante i tre anni che hai trascorso come amministratore parrocchiale nella nostra comunità di Luceto. Non sappiamo esprimere a parole tutto quello che proviamo in questo momento, ma vogliamo dirti che abbiamo ancora bisogno di te, della tua testimonianza, vogliamo ancora vederti lottare contro tutte le incomprensioni che ti hanno accompagnato negli oltre quarant’anni di sacerdozio, vogliamo ancora che tu ci parli dell’amore con la A maiuscola, di quell’amore che non tiene conto di appartenenza a religioni diverse da quella che noi professiamo o dal colore della pelle delle persone o dal diverso stato sociale di appartenenza, vogliamo ancora poter imparare da te che l’amore non deve mai essere messo in secondo piano rispetto ad altri sentimenti che non hanno niente a che fare con quanto il Signore ci ha trasmesso.
Nell’esprimerti tutta la stima e la fiducia che meriti e che ti sei guadagnato negli anni che sei stato con noi a Luceto, ti siamo vicini in questo momento di grande sofferenza con l’affetto e la preghiera.
Anche dall’ex segretario dei pensionati Cisl, Romano Pintus, sono giunte parole di solidarietà per don Barbacini. “Vorrei far pervenire a don Giorgio e a tutta la Chiesa savonese – scrive – la solidarietà mia personale e di tanti che mi hanno espresso il desiderio di fare qualcosa per don Giorgio. Per prima cosa pregheremo per lui, come ci ha consigliato il nostro vescovo”.